Il sistema economico americano

Il sistema economico americano è molto condizionato dalla tecnologia. Il settore più tecnologico è quello agricolo; nell’agricoltura si utilizza la tecnica di tipo intensivo per ricavare un livello molto alto di produzione da piccoli terreni o da pochi allevamenti.
Un altro settore dove gli Stati Uniti d’America sono molto competitivi è quello industriale. L’industria americana è basata sui capitali, sulla tecnologia all’avanguardia e sulla estesa diffusione commerciale nel mondo.
Il commercio internazionale vede ai primi posti l’esportazione di tabacco, soia, materie prime, cotone e prodotti HIGH-TECH. Il commercio interno è guidato dalle grandi compagnie proprietarie di importanti centri commerciali. Negli Stati Uniti il 72% del PIL deriva dal settore terziario; molto efficiente è la rete dei trasporti (che favoriscono le attività commerciali); a ciò si aggiunge il turismo con 30 milioni di visitatori e infine l’efficienza delle scuole private che offrono un elevato grado di insegnamento e una maggiore sicurezza rispetto alle scuole pubbliche (in cui si verificano frequenti sparatorie). Il privilegio di tanti americani è quello di avere degli stipendi alti che permettono loro un grande potere di acquisto. Questo benessere non può oscurare il disagio di molte famiglie che non hanno potuto approfittare dei vantaggi del sistema capitalistico e si trovano in condizione disperate.
Durante il boom degli anni ’90, si registra una diminuzione dei salari reali per l’80% più povero della popolazione. Le grandi disuguaglianze derivate dall’economia capitalistica hanno provocato una specie di collasso della famiglia come istituzione (50% tasso di divorzio).
Lo sfruttamento dei lavoratori interagisce con il funzionamento dei mercati; pertanto, è stato individuato nel capitalismo il nucleo strutturale delle storture dell’economia mondiale.
I sostenitori del sistema capitalistico non possono negare questo sviluppo ineguale non solo a livello nazionale ma anche globale.
Questo capitalismo rifiuta di ammettere i costi sociali del suo comportamento che produce inevitabilmente sviluppo diseguale. Per attenuare queste disuguaglianze sociali, lo Stato interviene marginalmente nel settore dell’assistenza e della previdenza sociale.
Nel campo assistenziale vi è l’assegnazione di buoni di consumo per i più bisognosi e misure di sostegno per i disoccupati. L’assistenza sanitaria viene realizzata solo per i più poveri; il resto della popolazione deve affrontare a pagamento i servizi medici e ospedalieri con tariffe elevatissime (un giorno di ricovero ospedaliero può costare 8000/10000 dollari).
Nella stesura del bilancio federale, la spesa pubblica è rivolta al finanziamento del settore militare e della difesa. Nel settore economico, il Presidente degli Stati Uniti formula la politica economica generale del Paese senza programmare e gestire le attività produttive; è noto che la politica economica federale non interviene direttamente con vincoli economici; molto ridotto è il numero delle imprese pubbliche che incidono sul reddito nazionale; invece è prevalente l’attività economica privata con imprese di grandi dimensioni e multinazionali che realizzano un elevatissimo interscambio commerciale e favoriscono un efficiente sistema finanziario.

 

Prof.ssa Giuseppina Ronsisvalle