La banca - moltiplicatore dei depositi

 

CREAZIONE DI MONETA BANCARIA CON IL MOLTIPLICATORE DEI DEPOSITI

Le banche ordinarie devono versare alla Banca centrale una parte dei depositi dei risparmiatori sulla base di un COEFFICIENTE DI RISERVA OBBLIGATORIA (nella zona Euro è fissato dalla BCE al 2% della raccolta di fondi).

Accanto alla riserva obbligatoria vi è la riserva libera, cioè la banca ordinaria deve trattenere una certa quantità di moneta per far fronte alle richieste di rimborso della clientela.

La banca ordinaria utilizza la quota di depositi non destinati alle riserve per concedere prestiti alla clientela.

Del resto, la banca sa per esperienza che i depositanti richiedono soltanto il rimborso di una piccola quota del denaro depositato; però deve essere in grado di far fronte in ogni momento alle richieste di rimborso della clientela. La banca deve prestare particolare attenzione a non concedere tanti prestiti, perché rischia di cadere in crisi di liquidità.

La prosperità delle banche si basa principalmente sulla fiducia che godono presso la clientela. Perciò esse devono attenersi a rigorosi criteri di gestione. Un canone fondamentale della gestione bancaria è quello di tenere conto della stretta correlazione che deve esistere tra le operazioni passive e quelle attive, nel senso che l’ammontare, la durata e la natura delle operazioni passive devono condizionare l’ammontare, la durata e la natura delle operazioni attive.

Per quanto riguarda l’ammontare delle operazioni attive, le banche devono operare entro limiti che consentano loro di far fronte in qualsiasi momento alle probabili richieste di rimborso da parte dei depositanti e agli impegni a breve termine.

Sempre allo scopo di conservare la necessaria liquidità le banche devono evitare di effettuare operazioni attive di durata media superiore a quella delle operazioni passive, per non esporsi al pericolo di trovarsi nell’impossibilità di soddisfare le richieste di rimborso della clientela.

 

COME SI SVOLGE IL PROCESSO DI CREAZIONE DELLA MONETA?

Le banche, attraverso le operazioni di prestito, possono creare moneta bancaria per un valore multiplo rispetto alla moneta che è stata depositata.

Si suppone che una banca abbia ricevuto dai clienti dei depositi in moneta legale per il valore di 100 milioni di euro. Se ad esempio, la riserva totale (riserva libera più riserva obbligatoria) è del 10% dei depositi, la banca deve trattenere 10 milioni di euro e può utilizzare i rimanenti 90 milioni per concedere prestiti. I soggetti economici che hanno ricevuto in prestito questo denaro, dopo un certo periodo di tempo, possono depositarlo in un’altra banca. Quest’ultima dopo aver accantonato il 10% come riserva pari a 9 milioni di euro, può prestare i rimanenti 81 milioni di euro. Pertanto, ricomincia un nuovo giro e il ciclo si può ripetere all’infinito.

 

Prof.ssa G. Ronsisvalle