Poche settimane ci separano dal via di una delle competizioni automobilistiche più attese e discusse non solo della provincia etnea, ma — azzarderei a dire — di tutta la penisola.
La manifestazione sportiva di cui sto parlando è la famosissima e invidiata cronoscalata Catania-Etna, che torna al via dopo anni di stop.
La Catania-Etna, infatti, non rappresenta soltanto una competizione locale, ma un evento sportivo nazionale tra i più importanti per quanto riguarda l’automobilismo a livello dilettantistico.
La corsa etnea riparte dopo due anni di pausa, dovuti ai problemi organizzativi che la contraddistinguono da più di un decennio, condannando la celebre gara a lunghi silenzi e suscitando polemiche accese tra piloti, meccanici, tifosi e addetti ai lavori.
Il calvario della corsa della cittadina di Nicolosi cominciò durante la sua 45ª edizione, svoltasi nel lontano 2010, quando la Renault Clio di Rocco Russo colpì un muro (al 10° tornante), causando la morte di uno spettatore e il grave ferimento di un altro.
La gara tornò nel 2021 e nel 2022 con un tracciato ridotto e modificato. Questa scelta suscitò molte critiche e spinse numerosi partecipanti a non iscriversi, in segno di protesta.
Uno dei motivi che più incise negativamente sulle edizioni successive fu lo spostamento dell’arrivo da Piano Bottarga (storico punto finale che offriva parcheggio e servizi igienico-alimentari grazie alla presenza di un bar/ristorante) a un punto insolito e isolato, privo di servizi e lontano dalla zona di transizione, con l’obiettivo di allungare il percorso di un chilometro.
L’edizione del 2024 fu organizzata, ma annullata due volte: la prima per problemi meteorologici, la seconda per motivi legati alla tutela ambientale, in quanto la data scelta cadeva nel pieno dell’autunno.
L’edizione 2025 si svolgerà all’inizio dell’estate, più precisamente a giugno, e porterà con sé alcuni cambiamenti al tracciato: l’arrivo tornerà a Piano Bottarga — scelta apprezzata da piloti e tecnici — mentre la partenza è stata fissata dopo la “curva del Gemmellaro”, uno dei punti più iconici delle edizioni precedenti. Questa modifica ha già spinto molti piloti a riconsiderare l’idea di partecipare alla gara.
Non ci resta che augurare buona fortuna a tutti i partecipanti della 48ª edizione della Corsa dell’Etna.
Antonino Manuli