La libertà di manifestazione del pensiero è una garanzia fondamentale in ogni democrazia, perché è la condizione indispensabile per avere un pluralismo di opinioni e una informazione il più possibile imparziale ed obiettiva.

Art. 21 Cost. Italiana - Libertà di manifestazione del pensiero

È molto significativo il fatto che i regimi autoritari esercitano uno stretto controllo su tutti gli strumenti di informazione. Durante il periodo fascista erano punite dal Codice penale anche le semplici opinioni politiche di contestazione allo Stato e ai suoi organi in quanto ritenute <<pericolose>>.

La libertà di manifestazione del pensiero può essere limitata nei casi indicati dalle norme della Costituzione. Come risulta dall’ultimo comma dell’art. 21, esiste un limite a tale libertà: è il buon costume (si tratta del comune sentimento sociale, variabile nel tempo, relativo alla morale e al pudore sessuale). Un altro limite è costituito dalla necessità di rispettare i diritti altrui; pertanto, esiste un dovere di rispetto dell’onore e del prestigio di una persona (per cui sono puniti sia l’ingiuria, che la diffamazione e la calunnia).

 

Commette reato di calunnia, chi incolpa di un reato una persona, quando sa che è innocente; si macchia del reato di diffamazione chi, parlando con più persone, offende la reputazione di un altro. L’ ingiuria è l’offesa all’onore e al decoro di una persona presente. L’art. 594 del codice penale che puniva l’ingiuria è stato abrogato dal decreto legislativo n. 7 del 15 gennaio 2016. Ne risulta quindi la depenalizzazione del reato. Lo stesso decreto legislativo ha fatto divenire l’ingiuria un “illecito civile”. In altre parole per l’ingiuria vi è una sanzione pecuniaria civile di competenza del giudice civile.

 

La libertà di manifestazione del pensiero comprende sia il diritto di informare il pubblico che il diritto del pubblico ad essere informato. Tuttavia, in casi particolari, può essere vietata la diffusione di certe informazioni. Ciò accade quando è imposto il segreto di Stato, per ragioni di particolare gravità, nei casi consentiti dalla legge. Inoltre alcuni soggetti come (gli avvocati, i medici, i notai ecc.) sono tenuti al segreto professionale.

 

La diffusione del pensiero può avvenire con ogni mezzo, tuttavia sono previste regole particolari a seconda dei casi; ad esempio gli spettacoli cinematografici (ma non quelli teatrali) sono sottoposti a controlli preventivi (censura) per il rispetto del buon costume, soprattutto nei confronti dei minorenni.