Guidare in stato di ebrezza

 

In base alle cronache, è sempre attuale la correlazione tra la guida in stato di ebbrezza e incidenti della strada. Infatti, guidare dopo aver bevuto sostanze alcoliche può avere conseguenze molto simili alle sostanze stupefacenti, tra cui un’alterazione dello stato di coscienza, con conseguente diminuzione di concentrazione e riflessi, fattori indispensabili per una guida sicura. Facile dunque individuare la causa scatenante: abbassando la soglia di attenzione, si ha una percezione inferiore del reale pericolo e le conseguenze possono essere molto gravi. La guida in stato di ebbrezza diventa dunque conseguenza di altre violazioni del codice della strada, quali l’eccesso di velocità e la guida pericolosa. La probabilità di causare un incidente sale così in maniera vertiginosa. Le conseguenze sono anche di ordine economico e relative non solo alla sanzioni pecuniarie previste, ma anche alla possibilità che la compagnia assicurativa eserciti il diritto di rivalsa, se previsto dalle condizioni contrattuali, e pertanto richieda il rimborso al contraente. Inoltre non dimentichiamo che la guida in stato di ebbrezza è considerata reato dal nostro ordinamento giuridico, così come previsto dagli artt. 186 e 187 del Codice della Strada. L’ Unione europea a tal proposito è intervenuta con la Direttiva 2015/653/UE, in vigore da maggio 2015, che limita la possibilità di guida ai veicoli dotati di alcolock, un apparecchio in cui bisogna soffiare e che rileva il tasso alcolemico del conducente; qualora quest’ultimo superi le soglie previste dalla legge, il motore non potrà essere acceso. Gli Stati membri hanno tuttavia la possibilità di scegliere se questa limitazione può costituire una violazione al Codice della strada in vigore. Ad ogni modo, sono previste sanzioni amministrative se il tasso alcolometrico è superiore a 0,5 g/l, con la possibilità di sospensione della patente di guida dai 3 ai 6 mesi. Qualora si superi invece la soglia alcolica di 0,8 g/l si rischia l’arresto fino a sei mesi e la sospensione della patente fino ad un anno, con l’obbligo di visite mediche. Infine, se il tasso alcolemico superi 1,5g/l oltre ad un’onerosa sanzione amministrativa, l’arresto fino ad un anno e la sospensione della patente di guida, si rischia anche la confisca amministrativa del veicolo se di proprietà del conducente stesso. In caso di recidiva avvenuta nell’arco di un biennio la patente di guida sarà revocata. L’assunzione di alcool oltre i limiti previsti può essere una delle cause di omicidio colposo e in questo caso il legislatore prevede un inasprimento delle sanzioni: quest’ultime infatti sono da considerarsi “raddoppiate”, oltre a costituire un “aggravante” nel caso di condanna penale. Ricordiamoci allora che mettersi alla guida è un atto di vera e propria responsabilità per tutelare la nostra vita, così come la vita degli altri.

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