Santa Agnese - vergine e martire

 

Il 21 gennaio è la festività liturgica di S. Agnese, protettrice delle vergini e delle fidanzate.

Oggi è amata in tutta la cristianità perché è un simbolo di purezza inviolata. Sant’Agnese è nata a Roma nel 291 d.C. e apparteneva ad una delle famiglie patrizie più potenti di Roma. All’età di 12 anni consacrò al Signore la sua verginità, rifiutando ogni proposta di matrimonio. Il figlio del Prefetto si innamorò di lei ma lo rifiutò per immolarsi a Dio. Si racconta che nessun uomo poté toccarla e l’unico che ci provò perse la vista per volontà di un angelo. Sant’Agnese sacrificò la sua vita per Gesù, subendo il martirio durante la persecuzione dei cristiani, fatta da Diocleziano. In quella tenera età fu condotta davanti al giudice che la fece incatenare e la minacciò con crudeli tormenti. Alla fine venne sgozzata con un colpo di spada come un agnello; tale morte spiega il motivo per cui la santa venga rappresentata con un agnello in braccio. Quando cadde colpita a morte suscitò le lacrime dei suoi stessi carnefici. Il suo corpo fu sepolto vicino a Roma sulla via Nomentana; nel luogo della sepoltura, ai tempi di Costantino fu innalzata una basilica in cui moltissimi fedeli vanno a pregare per chiedere la sua intercessione.

 

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