pistacchio di Bronte: l'oro verde

 

A Bronte, paese situato nel Parco dell’Etna, ogni anno si svolge la sagra del pistacchio. Migliaia di turisti, provenienti anche dall’estero arrivano in questo comune perché è irresistibile la degustazione dei prelibati prodotti a base di pistacchio.

L’albero del pistacchio viene coltivato nei terreni di origine vulcanica (con un’altitudine variabile tra 400 e 900 metri) ed è resistente alla siccità e al freddo (però, teme il gelo della primavera). La coltivazione del pistacchio (nome scientifico pistacia vera) non è circoscritta soltanto nel territorio del Comune di Bronte ma si estende anche nei territori limitrofi come Adrano e Biancavilla.

Nel 2009 l’Unione Europea ha conferito al pistacchio di Bronte la Denominazione di Origine Protetta (DOP) e deve avere questi requisiti: a) forte sapore aromatico; b) colore verde smeraldo (perché ricco di clorofilla).
Questa frutta secca, chiamata in siciliano “frastuca”, viene raccolta, smallata e asciugata dallo stesso produttore; vi sono 5000 produttori di pistacchio che lo esportano per il 60% all’estero. Non mancano le imprese che si occupano della trasformazione del pistacchio in pesto, crema e dolci (gelati, biscotti, panettoni), che vengono messi in commercio in Europa e anche nei Paesi extraeuropei. Infatti, il pistacchio viene denominato l’ORO VERDE per il suo elevato valore commerciale, che produce tanto reddito nel comune di Bronte; si pensi che il prezzo del pistacchio è di 50 euro al kg.

Sono molto note le proprietà curative di questa frutta secca, ricca di minerali e di antiossidanti.

Deve però fare attenzione all’uso di questo prodotto, chi ha problemi di allergia alla frutta secca (es. arachidi). Inoltre, deve essere evitato il consumo frequente di pistacchi salati, perché sono molto calorici e possono nuocere al fegato.

È raccomandato di consumare questo prodotto al naturale per avere maggiori benefici.

Si evidenzia che il pistacchio contiene la vitamina B6 che stimola la produzione di emoglobina, per ossigenare il sangue.

Secondo alcuni studi recenti, il consumo del pistacchio abbassa i livelli di zucchero nel sangue e quindi previene il diabete di tipo 2.

La presenza di betacarotene rende il pistacchio un potente anticancro per i polmoni, il pancreas e il seno. Inoltre, i pistacchi abbassano il livello di colesterolo nel sangue e aiutano a tenere sotto controllo la pressione alta (perché sono ricchi di potassio).

È un ottimo rimedio contro l’anemia perché contiene il rame che favorisce l’assorbimento del ferro. Tra i tanti pregi vi è, dulcis in fundo, quello di favorire il buonumore.

 

Prof.ssa Giuseppina Ronsisvalle