amministratore di condominio

 

Chi vuole diventare amministratore di condominio deve avere almeno un diploma di scuola secondaria di secondo grado, deve aver frequentato un corso di formazione della durata di almeno 72 ore e ha l’obbligo della formazione periodica. A questi requisiti professionali si aggiunge il requisito morale di non aver subito condanne per specifici reati.
Questi requisiti non sono necessari se l’amministratore viene nominato tra i condomini.
La nomina dell’amministratore è obbligatoria quando vi sono in un edificio più di otto condomini e può essere scelto tra gli stessi condomini oppure può essere un professionista esterno.

Come viene nominato l’amministratore di condominio?

La nomina dell’amministratore deve essere fatta dall’assemblea dei condomini; se questa non vi provvede, quando è obbligatoria, la nomina viene fatta dall’autorità giudiziaria.

La durata dell’incarico è di un anno, però è rinnovabile di un altro anno se non viene revocato.

Con la riforma del condominio (legge n. 220 – dicembre 2012) si attribuisce all’assemblea dei condomini una serie di strumenti per cambiare in modo rapido l’amministratore condominiale che è inadempiente; inoltre, si precisa che la revoca può essere fatta non solo per giusta causa ma anche “senza giusta causa”.

L’ amministratore di condominio è il responsabile delle parti comuni dell’edificio (definite dall’articolo 1117 del codice civile). I compiti di un amministratore condominiale sono indicati dal codice civile e pertanto:

-disciplina l’uso delle cose comuni

-cura l’osservanza del regolamento condominiale

-riscuote i contributi dovuti dai condomini

-effettua i pagamenti delle spese per i lavori di manutenzione delle parti comuni e per i servizi di interesse comune (ad esempio la pulizia delle scale).

-Uno dei compiti più delicati dell’amministratore di condominio è quello di garantire la trasparenza del bilancio; infatti deve giustificare tutte le spese effettuate nel condominio con delle ricevute di pagamento e infine deve redigere il rendiconto annuale della gestione condominiale (in base ai criteri indicati dalla legge).

L’ amministratore di condominio è una figura professionale importante e piena di responsabilità: egli è il legale rappresentate del condominio.

Spetta all’amministratore stipulare contratti in nome e per conto del condominio o essere citato in giudizio per danni causati a persone o a cose dalle parti comuni dell’edificio.

Però, non spetta all’amministratore fare da paciere nelle liti tra i condomini, perché devono essere risolte dagli interessati. Ad esempio, se un inquilino provoca dei rumori durante la notte, non deve essere l’amministratore a trovare la soluzione, ed è inutile pretendere il suo intervento. I provvedimenti dell’amministratore condominiale sono vincolanti per tutti i condomini dell’edificio; contro tali provvedimenti è ammesso il ricorso all’assemblea dei condomini e anche all’autorità giudiziaria.

 

Prof.ssa G. Ronsisvalle